Chi siamo
L'Azienda Agricola Montarello: storia e tradizione
I nonni abitanti a Mongardino da sempre facevano i contadini e lavoravano le vigne in piccoli appezzamenti sparsi intorno alla frazione, in regime di mezzadria.
Nella foto il nonno Savino in divisa da “guerra” .

Nel 1968 i nonni hanno avuto la possibilità di acquistare le vigne sul bricco “Montarello”, spartiacque tra Isola e Mongardino, in posizione stupenda per il turista, che gode di un paesaggio incantevole sulle colline astigiane contornate dalla corona di montagne piemontesi dal Monviso alla montagne piemontesi (ora olimpiche), fino alla catena del Rosa.
Per il contadino, in modo più prosaico, valevano per l’ottima insolazione, per la prevalente esposizione a mezzogiorno, per l’elevata posizione non coperta da altri appezzamenti, per l’esistenza di un “casotto” punto di deposito di attrezzi agricoli e riparo per i lavoratori, per una strada di accesso agevole sulla parte superire dell’appezzamento che consentiva il passaggio sicuro dei mezzi agricoli.
L’acquisto di 10 giornate piemontesi di vigna è costato il sacrificio di tutti i risparmi e l’indebitamento della famiglia e poteva avvenire solo per effetto dell’abbandono delle terre delle famiglie che si trasferivano attratte a Torino dal lavoro in fabbrica e dal richiamo della FIAT.
I nonni appassionati per la campagna, cultori della vigna e del vino, potevano finalmente lavorare per la famiglia e mettere ancora più impegno e più ore di lavoro per portare a casa i frutti migliori.
L’evoluzione dell’azienda famigliare porta il figlio Giuseppe a trovare nuova sede all’azienda nel fabbricato al Ramello, Madonna di Mongardino, già territorialmente ricadente sotto il confinante comune di Vigliano.

La cascina era impostata come da tradizione, e necessitava di un potenziamento negli spazi per la cantina e il deposito degli attrezzi meccanici e dei trattori e per questo ha provveduto Giuseppe affrontando un nuovo impegno finanziario nel 1984 con la realizzazione di una struttura contigua in cemento armato, sviluppata su tre piani, a totale destinazione di servizi aziendali; naturalmente crescono anche le vigne che raggiungono estensione di 30 giornate.
Lavorando e producendo di più è il turno della cantina che risulta piccola e sarà ampliata nel 2000, e comincia a farsi sentire il nuovo spirito innovativo portato da Pier Carlo che raggiunta l’età per formarsi una nuova famiglia, porta un nuovo impulso e sviluppo nel campo del vino.
L’azienda che prima produceva principalmente uve da vendere a privati che si facevano il vino nella propria cantina si adatta alle nuove esigenze, venendo meno gli appassionati che si producono il vino da soli e aumentando la richiesta di vino in damigiana e in bottiglia.
Oggi ancora sono riforniti di uve i tradizionalisti che magari vengono loro stessi ad effettuare il raccolto e che volendo possono usufruire del servizio di pigiatura e trasporto a casa nelle loro cantina; Pier Carlo tuttavia ha messo in piedi una moderna attività di imbottigliamento (che significa anche raccolta, conservazione, deposito, invecchiamento)conforme alla più moderne esigenze salubri (controllo dell’HACCP ecc.).
Il risultato è che la cantina torna ad essere piccola, che l’azienda si sta adattando per realizzare nuovi spazi di degustazione, che si mantiene la tradizione del modo di “fare” il vino come lo facevano i nonni pur nella modernità degli impianti e attrezzature.
Vi invitiamo a verificare di persona.